La magia dell'inverno
Spesso i pittori hanno fatto una rappresentazione sorprendente, sfaccettata e variopinta, dell'inverno, che è sempre stato e continua ad essere una fonte di ispirazione per importanti artisti dal passato fino all'epoca moderna. Nel passato anno scolastico ho sottoposto questo argomento ad una mia studente che stava preparando l'approfondimento di storia dell'arte da portare all'esame. E' nato così un lavoro di schedatura delle opere importante anche per gli alunni delle classi terze di questo anno scolastico che devono svolgere lavori molto simili. Ho pensato che il lavoro di Sofia potesse essere condiviso e servire da guida per il vostro approfondimento. Partendo dall'analisi di un dipinto di Monet, La gazza, Sofia ha individuato altri dipinti che rappresentavano questa magica stagione dell'anno. La scheda come potete leggere sono articolate come quelle di questo anno .. quindi seguite il percorso e buon lavoro!!!!
La neve
Affrontato non poche volte dai pittori impressionisti nel corso delle loro vicende artistiche, il tema dell’inverno e della neve risulta fondamentale all'interno della pittura di paesaggio. E anche dipingendo l’inverno e la neve gli impressionisti segnano il passaggio dalla natura come scenografia alla natura descritta in quanto vera luce, e la neve ben si adatta alla tecnica impressionista che non aveva fino ad allora eguali nell'ambito della pittura .
LETTURA DELL’IMMAGINE
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TITOLO
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La gazza
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AUTORE
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Claude Monet
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DATA
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1868-1869
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DIMENSIONI
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89x130 cm
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TECNICA
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Olio su tela
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COLLOCAZIONE
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Musée d’Orsay, Parigi
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Notizie sul
movimento artistico di appartenenza:
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L’impressionismo
nasce in Francia tra il 1860 e il 1870 e dura fino ai primi del ‘900. Gli
impressionisti voleva rappresentare su tela le sensazioni e le percezioni
visive che il paesaggio comunicava loro nelle varie ore del giorno e in
diverse condizioni di luce. Gli impressionisti escono all’aperto e li
dipingono: vivi sono i colori, i contrasti, le sfumature. Si cerca di fissare
nel quadro anche lo scorrere del tempo, dato dal cambiamento della luce e dal
passare delle stagioni.Monet, insieme a Manet, Degas, Renoir, Cézanne è uno
dei principali rappresentanti.
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Notizie
sull’autore:
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Claude Monet nacque a Parigi nel 1840 e qui
studiò con grandi sacrifici del padre e iniziò la sua attività di pittore
conoscendo molte figure colte del tempo. Egli però non era interessato
all’arte classica,ma amava l’arte che gli derivava dalle
impressioni,dall’istinto che un’immagine gli suscitava. Nel frattempo conosce
Camille che diventerà sua moglie e gli darà un figlio,ma che morirà a 32
anni. Tantissimi sono i suoi contatti con i letterati e i pittori del tempo (tra
cui Zola) e tantissime sono le sue opere dove domina sempre la natura, sua
fonte d’ispirazione. Muore nel 1891.
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ANALISI DELL’OPERA
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COSA raffigura
l’immagine? Elenca e descrivi tutti gli elementi che la costituiscono.
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Il quadro rappresenta un paesaggio appena
innevato nella campagna di Etretat; la protagonista è una gazza nera che è
però appena visibile appollaiata sopra una staccionata che ricorda un
pentagramma musicale. Sullo sfondo alberi e siepe innevati di fresco e anche i
tetti della casa che si intravede. Bello e vivo il riflesso delle ombre che
fa immaginare un attimo di sole.
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COME è stato
raffigurato il soggetto? Come sono stati stesi i colori? Quale tipo di composizione
ha usato l’autore?
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Il pittore è attento ai contrasti, lavora
con luci e ombre utilizzando una gamma minima di colori: bianco, nero, marrone
e blu. Il bianco è variamente sfumato per dare consistenza diversa alla
densità o sofficità della neve, creando così zone di forte luminosità. La
composizione è molto rigorosa: il muretto della siepe divide in 2 parti
orizzontali uguali la tela, al di sotto il campo di neve e l’ombra, sopra la
casa e il cielo. L’orizzonte è controbilanciato dalla verticalità degli
alberi e solo la gazza è decentrata rompendo l’equilibrio.
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PERCHÉ l’immagine è
stata realizzata in quel modo? Spiega cosa ha voluto esprimere l’autore e
qual è la funzione dell’opera.
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L’autore credo abbia voluto esprimere la
quiete e la serenità che dà un paesaggio appena dopo una nevicata, un senso
anche di magia che avvolge tutto. Ma in mezzo a tanto candore spicca la gazza
nera quasi a fare da contrasto, a creare una certa inquietudine perché lei è
sola e ora che tutto è coperto dalla neve, ha perso la sua casa e la sua
identità. Quindi sembra quasi che la pace e la calma del quadro contrastino
con la solitudine di questo piccolo essere vivente che forse è simile
all’uomo in certi momenti della vita.
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Fonti
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http://www.musee-orsay.fr/it/collezioni/opere-commentate
http://www.geometriefluide.com/pagina.asp?cat=monet G. Cricco, T. Di Teodoro, Itinerari nell'arte, Bologna, 2012 |
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Studente
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Sofia R. Classe 3° Faella
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