Il Sacro Bosco di Bomarzo
Avventurandosi per i vialetti ci si imbatte all'improvviso in animali e figure in peperino scrostate, sbrecciate e ricoperte di licheni, che a distanza di cinque secoli non solo hanno conservato il loro fascino, ma con il passare del tempo rappresentano con maggiore vigore l'intendo dell'ideatore: la profonda suggestione del paesaggio, i sottili incantesimi sospesi nell'aria, l'arte delle sculture. Le grandi sculture sono disseminate lungo il percorso tra alberi e arbusti: l'Elefante nell'atto di uccidere un guerriero, la lotta tra i Draghi, l'Orco con la bocca spalancata, Ercole e Caco, animali a tre teste ed altre creature.
Il Parco dei Mostri è stato di indubbia ispirazione per Salvador Dalì, che lo visitò nel 1938 e che, suggestionato e positivamente impressionato da esso, dipinse La Tentazione di Sant’Antonio. Antonioni gli dedicò un documentario prima di esordire nel mondo del cinema, quando il parco versava ancora in stato di abbandono.
S. Dalì, La tentazione di Sant'Antonio |
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