"Il tempo è scaduto. Tutto finisce nella vita. Questa è la cosa importante di questi progetti: prima o poi finiscono, perché nessuno può possederli. La libertà non è possesso". Così l'artista Christo ha risposto a chi gli chiedeva se si potrà ancora camminare in futuro sui Floting Piers installati per sedici giorni sul Lago d'Iseo. Parlando al congresso dell'Icom, Christo ha osservato che "l'opera d'arte non è il Floating Piers, su cui si cammina 15 giorni, ma è il viaggio: chi ci è andato se li porterà nella mente per tutta la vita".The Floating Piers è un'opera evocativa, perfettamente integrata nell'ecosistema naturale del lago d'Iseo. L'artista di origini bulgare Christo non è nuovo ad opere d'arte particolari anche perché risulta fra i maggiori rappresentanti della Land Art e delle opere su grande scala. In passato si era limitato ad imballare edifici come ad esempio il Reichstag di Berlino o il monumento a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo. Ma The Floating Piers è un'opera particolare anche perché "lo spettatore è parte integrante dell'opera stessa". Peccato che Christo abbia perso una grandissima occasione nel concepire questo progetto: ideare un percorso che permettesse al visitatore di conoscere le emergenze artistiche e architettoniche del lago oltre a quelle ambientali. Le perle di quel meraviglioso scrigno che è il lago d’Iseo restano in ombra rispetto alla passerella temporanea: un'occasione persa secondo molti, purtroppo noi italiani siamo così abituati a vedere meraviglie che ci stupiamo di più camminando su un telo giallo arancio che visitando il centro storico di Sulzano senza renderci conto che lo show è di una stagione mentre l'arte è per sempre!!!!!!!!!!!!
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