La nomina a senatore a vita di Renzo Piano merita un post!!!



Ieri il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato senatori a vita, ai sensi dell'articolo 59, secondo comma, della Costituzione, il maestro Claudio Abbado, la professoressa Elena Cattaneo, l'architetto Renzo Piano e il professor Carlo Rubbia, che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo scientifico, artistico e sociale. Renzo Piano, 76 anni, genovese, è considerato uno degli architetti più brillanti nel panorama della progettazione. L'ultima opera l'ha inaugurata il 27 luglio scorso: il nuovo Museo delle Scienze di Trento. 


Potsdamer Plaz, Berlino




Il neo senatore a vita Renzo Piano, ha lasciato il segno in molte delle principali città del mondo: dal Centro Culturale Georges Pompidou a Parigi (realizzato a soli 34 anni insieme a Rogers e che lo ha lanciato), all'aeroporto Kansai in Giappone, all'auditorium Parco della Musica di Roma, al museo dell'Art Institute a Chicago, al Zentrum Paul Klee di Berna, al nuovo Campus della Columbia University a New York. Nel 1992 ha ridisegnato la Pstdamer Paltz di Berlino e progettato il Museo della Scienza e della tecnica ad Amsterdam. L'anno scorso è stato inaugurato a Londra The Shard (La Scheggia), che con i suoi 310 metri di altezza è il grattacielo più alto d'Europa. 



Fondazione Beyeler, Basilea

Particolare della copertura

Sale interne


Uno degli aspetti che da sempre mi ha colpito dell'architetto genovese è l'ingresso della natura all'interno degli spazi progettati come a Basilea nella Fondazione Beyeler dove la ruvida e rossa pietra argentina cattura la luce e la distribuisce sui muri di marmo creando con la natura del parco circostante una trama di colori variopinti e rarefatti. Ma la progettazione della copertura è un vero gioiello: il tetto di vetro ha una superficie di 4.000 metri quadrati ed è sostenuto da una griglia orizzontale di travi in scatolato d’acciaio saldato di 250 x 140 mm. Da questa griglia si alzano degli elementi in acciaio fuso che sostengono gli schermi parasole, fissati ad angolo sopra il tetto di vetro per proteggerlo dai raggi diretti del sole. Gli schermi sono lastre di vetro temprato serigrafato di 12 mm, che esclude il 50% della luce solare diretta. La luce naturale penetra attraverso le superfici filtranti del sistema di copertura. Il tetto è in qualche modo indipendente dall’edificio: sostenuto dalla struttura metallica, si spinge sensibilmente al di là del perimetro definito dai muri. Inoltre, la struttura di sostegno non è visibile dalle gallerie sottostanti, e questo genera un senso di leggerezza, in contrasto con la consistenza rocciosa delle pareti esterne. Il museo, e in particolare il tetto e il solaio, sono concepiti come un meccanismo regolabile e autoregolabile: appositi sensori misurano la luce e regolano gli schermi per escludere la luce naturale in eccesso.La collezione comprende circa 200 quadri e sculture e offre una panoramica estremamente personale sull’arte del 20° secolo. Accanto a opere di Cézanne, Picasso, Rousseau, Mondrian, Klee, Ernst, Matisse, Newman, Bacon e Dubuffet la collezione presenta anche alcuni oggetti accuratamente selezionati provenienti da Africa, Alaska e Oceania.

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